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Programma cronologico
     XXXI Edizione dal 3 al 12 settembre 2010
res area
       

 

   
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   SPETTACOLI
   Programma del 04-09-2010

 

BnCs2010 - sab 04-09-2010 13:00, Centro Arte e Cultura
Tagli
Prima nazionale
una performance mobile
di e con Marco Mario De Notaris

durata 45 minuti
a seguire
'Piante, tavole e storie'
Mappe del gusto nel Sannio beneventano
degustazione a cura dell'Associazione LOA

4 sett ore 13.00
5 sett ore 13.00
11 sett ore 13.00
12 sett ore 13.00



Tagli è un monologo-cabaret che si ispira alla stand-up comedy, un misto di improvvisazione e di testo scritto, una performance in bilico tra il rischio dell'invenzione e una drammaturgia più "collaudata".
Un attore, relegato in uno spazio che non è un teatro, né un set, prepara il pranzo raccontando storie paradossali, storie, appunto, che riguardano i tagli, la vera parola moloch degli ultimi mesi. Anche l'attore, che per sua disgrazia è parte di quei tagli, rende partecipe il pubblico dei suoi progetti tagliati dal ministero.
Progetti culturali sempre più folli e deliranti, e la descrizione tra risate e nonsense di una società che tagliando tutto quello che è cultura, partecipazione, sensibilità, sembra sempre voler rinunciare al senso profondo delle cose, dell'arte, della civile convivenza. In questo caso, spinto dalla necessità, che è la madre di tutte le invenzioni, l'attore di Tagli cerca di ristabilire un contatto con il pubblico e con la realtà attraverso il rito del pranzo, di una con
divisione quasi "eucaristica", come un prete senza altare, che celebra messa in una baracchetta sperduta. In un tempo in cui anche la quarta parete è una spesa eccessiva, Tagli si propone di far ridere o solo sghignazzare il pubblico attraverso uno scambio ravvicinato di battute e spunti anche dell'ultimo momento.        
   
  
   

letto 4280 volte   Categoria BnCs2010 Spettacoli 200
  


 

BnCs2010 - da sab 04-09-2010 17:00 a dom 05-09-2010 11:00  -  Villa Comunale
Come Alice…
uno spettacolo di Giovanna Facciolo da Lewis Carroll
con Adele Amato de Serpis, Cristina Messere,
Monica Costigliola, Valentina Carbonara
maschere, figure e costumi Rosellina Leone e Francesca Caracciolo

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
durata 60 minuti
(ogni replica è riservata a max 80 bambini)
(età consigliata: 6 - 10 anni)

E' un viaggio surreale tra personaggi che, ricalcando quelli del famoso libro di L. Carroll, propongono caratteristiche legate in maniera peculiare al contesto naturale dell'Orto Botanico di Napoli, nel quale è stato creato e nel quale è cresciuto lo spettacolo. E l'Alice che si presenta sin dall'inizio ai piccoli spettatori è un'Alice alla ricerca di se stessa, metafora surreale della crescita e del disagio che il cambiamento fisico le procura.

Un'Alice che ha dimenticato tutto quello che sapeva prima, prima di crescere improvvisamente (il suo nome, la sua identità e le storie che tutti da piccoli sanno), e che si mette in moto, con l'aiuto dei bambini, per ritrovarsi
La ricerca di Alice, dell'identità smarrita, unisce quindi il personaggio al gruppo di spettatori grazie al meccanismo di identificazione, chiave magica e necessaria alla riuscita dello spettacolo, e che fa nascere improvvisi momenti di solidarietà e sostegno collettivo dell'indifesa protagonista alle prese con gli esilaranti personaggi un po' cinici, irretiti nelle loro surreali esistenze, con cui Alice non riesce a comunicare.

Ed è così che gli incontri con il bruco, il coniglio, il cappellaio matto e la sua band, la regina (per incontrare la quale è necessario trasformarsi in carte da gioco), il fiore, sottolineano il motivo della leggera solitudine di cui è impregnato, a nostro avviso, il libro stesso.

Ma ecco che alla fine un luogo magico suggerisce la soluzione: i nomi smarriti potranno essere ritrovati attraversando il labirinto.

Così, riappropriandosi del nome, Alice può esistere di nuovo, naturalmente insieme ai suoi fedelissimi compagni di viaggio. 

Lo spettacolo presenta una struttura itinerante. Il giovane pubblico seguirà il percorso interagendo con i famosi personaggi del non-sense che qui acquistano caratteri nuovi legati a questo luogo affascinante dove la natura si impone mescolandosi agli eventi teatrali.  

letto 6154 volte   Categoria BnCs2010 Spettacoli 300
  


 

BnCs2010 - sab 04-09-2010 18:00, Hortus Conclusus
Raccontami Benevento
un progetto di Giulio Baffi e Giovanni Petrone
spettacoli in varie date e luoghi (vedi scheda)


Sabato 4 Settembre

Largo Manfredi di Svevia, ore 18.00
con Imma Villa e Rosario Sparno
durata 45 minuti

Hortus Conclusus, 19.00
con Gea Martire e Gabriele Saurio
durata 45 minuti

Domenica 5 settembre
Hortus Conclusus, 11.30
con Gea Martire e Gabriele Saurio
durata 45 minuti

Largo Manfredi di Svevia, ore 12.30
con Imma Villa e Rosario Sparno
durata 45 minuti

Sabato 11 settembre 
Arco del Sacramento, ore 18.00
con Silvia Bilotti
durata 45 minuti

Ponte Leproso, ore 19.00
con Antonello Cossia e Paolo Cresta
in collaborazione con Associazione culturale Altrosguardo
durata 45 minuti
 
Domenica 12 settembre
Ponte Leproso, ore 11.30
con Antonello Cossia e Paolo Cresta
in collaborazione con Associazione culturale Altrosguardo
durata 45 minuti

Arco del Sacramento, ore 12.30
con Silvia Bilotti
durata 45 minuti

Per tutti gli spettacoli ingresso libero fino ad esaurimento posti

Gli spazi bellissimi della città. Architetture che diventano spazio per una rappresentazione inconsueta. Attori che inventano una storia e la raccontano al pubblico come per un incontro improvvisato. Verità e fantasia che si confondono. Un progetto che negli ultimi due anni ha moltiplicato l'attenzione degli spettatori e la fantasia degli attori-autori, tanti, che hanno inventato i loro racconti in centinaia di spazi storici, museali ed architettonici della Campania. Ci sembra bello raccontare anche Benevento, affidandoci all'invenzione di un gruppo di attori che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito. Quattro i racconti previsti, il sabato e la domenica, al mattino e al pomeriggio, che s'incrociano per emozionanti performances.

Hortus Conclusus
con Gea Martire e Gabriele Saurio
durata 45 minuti

La lotta, quella più antica, antica quanto il mondo: tra il bene e il male, viene ingaggiata e mai vinta. Per ognuno di noi comincia, ma finisce? In quale territorio riparare nel quale meglio lottare, sentirsi il più forte, il favorito, quello sul quale sarebbero tutti pronti a scommettere? Su quale terreno ideale o reale, andare a sconfinare per poter, finalmente, planare, i piedi scollati da un mortificante ancoraggio, liberi da ogni peso, scagliati verso un tripudio di trionfo? Dov'è questo luogo dell'impossibile, dove un cerchio, destinato a restare irrimediabilmente aperto, miracolosamente si chiude, si conclude? Un Hortus conclusus? Forse. Chissà. Si può provare, sperare. Ma, alla fine, sapremo distinguere, se quel seducente, poderoso braccio che, trionfante, eleva verso il cielo la coppa della vittoria appartiene al corpo tentatore del male o a quello virtuoso del bene?! Fidiamo nel mistico hortus e nelle divine opere di Paladino. 

Largo Manfredi di Svevia
con Imma Villa e Rosario Sparno
durata 45 minuti

Biondo era e bello e di gentile aspetto. Ma l'un de cigli un colpo avea diviso... Avesse in Dio ben letto questa faccia L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento. (Dante. Purgatorio. Canto III) .
Sono le prime ore del pomeriggio di venerdì 26 febbraio del 1266. L'esercito di Carlo d'Angiò è schierato sui colli sovrastanti la valle dei fiumi Sabato e Calore. Le forze di Manfredi, re di Sicilia (che il papa considera usurpatore) sono disposte nella pianura beneventana di S. Maria della Grandella. Ha inizio la battaglia di Benevento. 



Ponte Leproso
con Antonello Cossia e Paolo Cresta
in collaborazione con associazione culturale ALTROSGUARDO

Fuori della porta di S. Lorenzo, si ammira un antico ponte a cinque archi sul fiume Sabato, risalente al I secolo denominato ponte Leproso, sopra di cui era distesa la via Appia. Il primo arco colla rampa verso la città, è composto di grossi macigni riquadrati commessi senza calce, di costruzione de' secoli rimoti. I rimanenti archi sono di opera laterizia di epoca posteriore, quando in diversi tempi, s'è il ponte ristampato dietro a'danni cagionati da'tremuoti, e dall'impeto della corrente. Quattro arcate, un tempo cinque. Ha una solida struttura tipicamente romana a schiena d'asino e conserva diversi elementi originari. È famoso pel sepolcro, che s'innalzò a Manfredi Re delle due Sicilie, biondo, bello e di gentile aspetto, morto qui in azione con Carlo I d'Angiò. Su questo ponte tumulato, con le pietre, senza rito, dalla pietà dei vincitori, abbandonato alla pioggia e al vento. Per questo ponte transitarono Cicerone, Orazio, Giulio Cesare, Vespasiano, Augusto ed anche dottori della Chiesa e Sommi Pontefici. Così gli anni si sommano agli anni, s'intrecciano fatti con persone. Come pietra si aggiunge a pietra, fino a formare l'arco. "Qual è la pietra che sostiene il ponte?" Chiede Kublai Kan a Marco Polo, che risponde: "Il ponte, non è sostenuto da questa o quella pietra, ma dalla linea d'arco che esse formano". Kublai Kan riflette in silenzio, poi soggiunge: "Perché mi parli delle pietre? E' solo dell'arco che m'importa". "Senza pietre non c'è arco". Risponde Marco Polo. Tra parole di leggenda, di storia o di poesia, lo spettatore-visitatore si troverà avvolto al tramonto in un'atmosfera di racconto, come nella descrizione di una città invisibile, sospeso nell'aria a metà strada tra un punto e l'altro della terra ferma, cavalcioni di una schiena d'asino che fa da ponte sul fiume. 
  

Arco del Sacramento
Con Silvia Bilotti

Il mondo ospita luoghi gravidi di memorie. E la memoria è imprescindibile, compone archetipicamente ciò che siamo. Il mito di ieri racconta l'uomo di oggi, la sua ragion d'essere; il mondo di oggi riscopre il mito di ieri e riscopre se stesso. Si riscopre attraverso i bisbigli dei luoghi ritrovati; riscopre se stesso attraverso i messaggi che a se stesso lascia, affidandoli al tempo, per mezzo dei luoghi in cui gli uomini vivono. In quei luoghi il quotidiano diventa futura saggezza. Diventa libro prezioso in cui si tratta dell'unica ragione, dell'unico senso che ha la vita".
 




 

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BnCs2010 - sab 04-09-2010 20:00, Teatro Massimo
Ole Bull - Stravaganze e tradizioni
concerto in omaggio al Paganini del nord il grande violinista e compositore Ole Bull nel bicentenario della sua nascita
Eseguito da MiNensemblet
guest Susanne Lundeng, violino
Matteo Helfer, orchestrazione 'Lieder' Edvard Grieg
Chiara Di Dino, soprano

Musiche di Ole Bull, Edvard Grieg, Fridthjov Anderssen, Harald Saeverud, Susanne Lundeng

In collaborazione con Ravello Festival
Si ringrazia la Reale Ambasciata di Norvegia in Italia

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
durata 70 minuti

Violinista, compositore, intellettuale, Ole Bull fu forse la prima star artistica internazionale della Norvegia. Grande virtuoso del violino, Bull è considerato uno dei maggiori interpreti romantici al pari di Chopin e Liszt. Per celebrare il Paganini del nord a duecento anni dalla sua nascita, la Reale Ambasciata di Norvegia ha invitato a Roma l'ensemble norvegese MiNensemblet accompagnato da Susanne Lundeng, tra i giovani violinisti norvegesi sicuramente la più stimata artista, che mescola la tradizione della musica popolare celtica con elementi di musica contemporanea e sonorità moderne.  
Il successo internazionale di Bull partì dall'Italia. Più precisamente da Bologna, nel 1834, quando il violinista ebbe l'occasione di accompagnare il soprano Maria Malibran, la cantante più famosa dell'epoca. Cominciò così una carriera che lo portò a suonare nei maggiori teatri e nelle corti reali di tutta Europa. Attraversò la grande musica dell'Ottocento e fu acclamato anche in Algeria e negli Stati Uniti. Fu amico della vedova Mozart, suonò a casa Mendelssohn accompagnato al pianoforte dal grande Felix, fece coppia fissa con Franz Liszt. Robert Schumann lo definì il più grande virtuoso del violino dopo la morte di Paganini. Del suo soggiorno a Roma restò memorabile un'esibizione sotto la luna fra le rovine del Colosseo. A Napoli assistette, nel 1834, a una violenta eruzione del Vesuvio, e l'emozione provata gli ispirò la composizione di una Polacca Guerriera. Come autore può essere considerato fra i padri fondatori della musica e della cultura scandinava.
Appassionato ricercatore di composizioni popolari norvegesi, nei suoi concerti alternava l'uso del violino con quello del Hardingfele, strumento tipico del suo paese, molto simile al violino ma con in più quattro o cinque corde di risonanza sottostanti alle quattro principali. Tutti i testimoni dell'epoca ne parlano come di un eccezionale improvvisatore. A Bergen, sua città natale, Bull creò un teatro con l'intento di dare vita a una drammaturgia nazionale norvegese e chiamò a lavorare come autore il giovanissimo Henrik Ibsen. Fu Bull a scoprire il talento musicale di un ragazzo quindicenne di nome Edvard Grieg, che in seguito sarebbe divenuto il più importante compositore scandinavo di tutti i tempi. Questi due grandi musicisti aprirono la strada allo sviluppo della musica classica norvegese, fino ad allora emarginata rispetto alle principali correnti culturali internazionali.

MiNensemblet
Formazione da camera stravagante e ricercata, MiNensemblet ha come caratteristica principale la versatilità dei suoi musicisti, sempre alla ricerca di nuove forme ed espressioni musicali. Dalla sua nascita nel 1992, ha scelto di privilegiare la musica contemporanea collaborando con artisti affermati, tra cui Bjørn Andor Drage, Arvid Engegård, Arve Tellefsen, Bobby McFerrin. Negli ultimi anni l'orchestra ha ulteriormente allargato la sua attività musicale con esecuzioni di musica antica su strumenti d'epoca. Nel 2006 ha pubblicato un CD interamente dedicato a Ole Bull dal titolo OleBullshits. La tournée di MiNensemblet toccherà anche le città di Benevento e Bologna.

Susanne Lundeng
Violinista che arriva dal nord della Norvegia. Forse oggi la più importante artista e compositrice norvegese, Susanne Lundeng rielabora le tradizioni musicali della sua terra con suoi personali arrangiamenti e richiami a sonorità di jazz, rock, musica contemporanea e musiche popolari di altri paesi. Nel suo repertorio alterna brani tradizionali a sue composizioni, lavorando anche sulla vocalità. Il risultato è un suono innovativo, che rende questa artista molto apprezzata da un pubblico vasto. I suoi concerti nel Regno Unito e in Germania sono molto amati, i suoi dischi sono pubblicati in tutto il mondo e sono un grande successo nella Corea del Sud.

Matteo Helfer
Organista, pianista e direttore d'orchestra, ha suonato e diretto per conto di molte istituzioni concertistiche in Europa, Messico e Stati Uniti. Dal 1995 al 2001 è stato direttore artistico del Dolomitimusicafestival di Trento, della cui orchestra la DMf Chamber Orchestra del Trentino Alto Adige è direttore principale dal 1998. Ha collaborato con artisti di fama internazionale come Edita Gruberova e Kristian Johannssohn. Appassionato della cultura norvegese ed esperto della musica di Edvard Grieg, è impegnato nella stesura di una versione per voce ed orchestra dei lieder del grande compositore. Attualmente insegna organo e composizione organistica presso il conservatorio Bellini di Palermo.

Chiara Di Dino
Giovane soprano lirico, nata a Palermo, si è perfezionata con Leone Magiera. Sotto la guida di Mauro Trombetta ha curato il repertorio liederistico che ha eseguito successivamente in giro per l'Europa e in America. Si è specializzata con Luisa Sarlo in musica moderna e contemporanea francese e spagnola. Ha fondato nel 2002 insieme a Matteo Helfer e al musicologo Quirino Principe il Trio Telos, formazione specializzata nell'esecuzione del repertorio liederistico.   

Musicisti: Bjørn Andor Drage, (direzione artistica e musicale, pianoforte), Øivind Nussle e Tor Johan Bøen (violino), Pål Magne Solbakk (viola), Hans-Urban Andersson (violoncello), Jon Sjøen (contrabbasso), Inge Rolland (flauto), Ole Kristoffersen (clarinetto), Jonathan Williams (corno), Anton Biehe (fagotto), Arnfinn Bergrabb (percussioni), Susanne Lundeng (violino), con la partecipazione di:Chiara Di Dino (soprano), Matteo Helfer (direttore d'orchestra).   

Programma: · Ole Bull: Et sæterbesøk ("Tra i monti")     
· Edvard Grieg: Holberg Sweet Mint ("Preludio" dalla "Holberg Suite" arr. Bjørn Andor)
· Edvard Grieg: Ole Bull's Hits no.2 ("Danza norvegese" n.2 arr. Bjørn Andor)
· Ole Bull: Sæterjentens søndag ("La domenica della pastorella") · Edvard Grieg: "Lieder" – Orchestrazione di Matteo Helfer 1) Jeg giver mit digt til våren (Bjørnson) Op. 21 n. 3
Ho dato il mio canto alla Primavera
2) Zur Rosenzeit (Goethe) Op. 48 n. 5
Il tempo delle rose
3) Solveigs vuggevise (Ibsen) Op. 23 n. 26
Ninna nanna di Solveigs
4) Ein Traum (Bodenstedt) Op. 48 n. 6
Un sogno
5) Fra Monte Pincio (Bjørnson) Op. 39 n. 1
Dal Monte Pincio
6) Eros (Benzon) Op. 70 n. 1
Eros Chiara Di Dino, soprano · Fridthjov Anderssen: Arietta per violino e pianoforte   
· Harald Sæverud: Kjempefiss ("Ballata della sommossa")    · Susanne Lundeng: 
 1) Nattevåk ("Veglia notturna")
2) Ingenting sakralt ("Nulla di sacrale")
3) Videre ("Avanti")
4) Duve ("Onde")
5) Kela Susanne Lundeng, violino · Edvard Grieg: Dovro gosh (da "Peer Gynt") 
· Susanne Lundeng: Ut av skapet ("Rivelarsi")       Musicisti:
Bjørn Andor Drage, pianoforte, direzione artistica e musicale
Øivind Nussle e Tor Johan Bøen, violino e viola
Hans-Urban Andersson, violoncello
Jon Sjøen, contrabbasso
Inge Rolland, flauto
Ole Kristoffersen, clarinetto
Jonathan Williams, corno
Anton Biehe, fagotto
Arnfinn Bergrabb, percussioni Susanne Lundeng, violino
con la partecipazione di:
Chiara Di Dino, soprano
Matteo Helfer, direttore d'orchestra    

letto 6420 volte   Categoria BnCs2010 Spettacoli 500
  


 

BnCs2010 - sab 04-09-2010 20:30, Piazza Roma
Viaggi da fermo
viaggi alla volta delle città del mondo senza spostarsi di un millimetro vari spettacoli in varie date - vedi scheda
direzione artistica Massimo Lanzetta

sabato 4 settembre - Paris
Piazza Roma
ore 20:30
ore 23:00
durata 50 minuti
max 25 spettatori

domenica 5 settembre - Lourdes
Piazza Roma
ore 20:30
ore 23:00
durata 50 minuti
max 23 spettatori

lunedi 6 settembre - Lisbona
Piazza Roma
ore 21:30
durata 50 minuti
max 150 spettatori

martedi 7 settembre - Fermata libera
Piazza Roma
dalle 21:00


  Il Teatro delle Gru e il Teatro dei Sassi presentano il GRUBUS THEATRE, autobus a due piani trasformato in teatro viaggiante.
Il Grubus Theatre nasce per rendere nomade il progetto di teatro contemporaneo delle due compagnie e per essere luogo di incontro, discussione, pratica e trasmissione del linguaggio del teatro contemporaneo. Il Grubus viaggia con 11 artisti e un'autista, al suo piano inferiore ospita la foresteria, l'ufficio e i posti per viaggiare, al superiore la sala teatrale per 25 spettatori. Alcune trasformazioni permettono l'apertura della fiancata destra ampliando così la sala ad un maggior numero di spettatori. Per i giorni di permanenza nella città di Benevento propone i Viaggi da fermo: progetto che scommette sulla possibilità di intraprendere viaggi alla volta delle città del mondo senza che il GRUBUS si sposti fisicamente di un millimetro. Questo lavoro affonda le sue radici nello studio del jazz: le parole, le relazioni e le storie si compongono al presente a partire da frammenti di studi condivisi (letterari, cinematografici, musicali) che riaffiorano nell'agire. I viaggi sono come sessioni live, a volte in stile be-bop, a volte free. 

I Viaggi da fermo proposti sono: 

Paris, un viaggio con Luciana Paolicelli, Giovanna Staffieri e Marco Tizianel nell'amore vero, reale, nell'amore oscuro, nell'amore che trema nell'ombra.
Lourdes, un viaggio con Luciana Paolicelli, Giovanna Staffieri e Dario Garofalo in cui vite parallele, miracoli e miserie si incontrano, dove l'imperfezione è quello che rende quasi perfetti.
Lisboa, il viaggio con Luciana Paolicelli, Giovanna Staffieri e Paola Carbone dove il Grubus apre le finestre verso l'esterno. Un viaggio dove tutto è incantamento, sogno. Una capsula di vita racchiusa fra due momenti di sonno eterno.
Per l'ultimo giorno di sosta il GRUBUS propone la Fermata Libera: giornata interamente dedicata agli artisti e agli operatori culturali della città. Il teatro viaggiante offre il suo spazio a chi condivide con il Teatro dei Sassi e il Teatro delle Gru la necessità di stringere relazioni e collaborazioni, scambiare esperienze o mostrare opere artistiche.
 

letto 5505 volte   Categoria BnCs2010 Spettacoli 700
  


 

BnCs2010 - da sab 04-09-2010 21:00 a dom 05-09-2010 19:00  -  Teatro De Simone
La Cenerentola maritata
con Marina Confalone
Prima nazionale

scene Roberta Mattera
costumi Giovanna Napolitano
musica Federico Odling
voce del mezzo soprano Caterina Tartaglione
durata 75 minuti

regia Marina Confalone

Un detto napoletano suona pressappoco come segue. Il matrimonio è come il mellone (cocomero), può uscire bianco o rosso; se esce rosso ritieniti un privilegiato; se esce bianco non hai che da inveire contro te stesso e contro la tua sorte, e magari prenderla a calci, sempreché ti capiti a tiro.
Non diversamente accade nelle favole. E Cenerentola Maritata ne sa qualcosa.
Convolata ad entusiasmanti nozze con il suo Principe Azzurro, che l'ha fortemente voluta per il suo piedino da geisha, dopo il matrimonio viene dalla Regina Madre sottoposta ad una serie estenuante di esercizi fisici e morali, una sorta di "Università di Candbridge" Reale che la trasformi da domestica qual'era in una principessa di sangue.
Ma la frequentatrice di camini non è di quelle che si piegano a discipline indirizzate a stravolgerne l'origine. E così il maestro di danza, quello di musica, e tanti altri docenti delle tante virtù che distinguono l'aristocrazia dalla plebe, si devono ritirare in buon ordine, sconfitti e sconfessati da una creatura che non è affatto disposta a perdere le sue radici, a cambiare pelle, ad applicare al suo viso una maschera che non le appartiene.
La conseguenza è una sola: viene ricacciata in maniere tutt'altro che araldiche nelle cucine del Palazzo, ad attendere alle defatiganti commissioni che le sono congeniali, vedi spazzare, fare il bucato, stirare, rammendare  e, quando occorre, lavorare a maglia.
E' appunto mentre sferruzza, che la cogliamo dedita ad esternare tutto il suo rancore contro un destino che si è comportato come il sole, quando squarcia le nuvole invitando i cuori alla gioia di vivere, ma  presto si ritira dietro nembi più minacciosi del grigiore iniziale.
Se poi la sorte degli altri 'colleghi di favola', a suo dire, non è stata granché diversa, questo dovrebbe avvalorare il proverbio "mal comune mezzo gaudio". Ma Cenerentola non ha nessuna simpatia per i proverbi, e  lo dice senza mezze parole. E nel frattempo prepara la sua mitica vendetta.

Manlio Santanelli 


n.140  Manlio Santanelli    letto 4803 volte   Categoria BnCs2010 Spettacoli 600
  





   EVENTI
   Programma del 04-09-2010

 

BnCs2010 - sab 04-09-2010 22:00, Teatro Romano
Patty Pravo in concerto
Prosegue con successo il "SENZA VERGOGNA TOUR" di Patty Pravo.
Alla seconda stagione e forte dei dati registrati nel precedente Tour 2009, (220 mila persone in 25 spettacoli, con quattro generazioni di pubblico), Patty si esibisce accompagnata dalla sua band proponendosi in uno spettacolo dal pop al rock, dove oltre ai suoi hits, (da La bambola a E dimmi che non vuoi morire, passando da Pensiero Stupendo a Pazza Idea, Ragazzo triste e Tutt'al più ….) brani contenuti nel cd – dvd "Circola un video su di me", propone qualche perla, "le canzoni che le piacciono" e portate al successo da altri interpreti, come Un senso di Vasco Rossi e Amarsi un po' di Lucio Battisti.
Icona e animale da palcoscenico, nonché regina delle vendite con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo, Patty Pravo rende ogni concerto un'emozione unica, e offre sempre qualcosa di diverso ad ogni spettacolo, pur nella continuità della linea artistica proposta.
Con lei sul palco una band di sei musicisti: Giovanni Boscariol tastiere e piano (direttore artistico e arrangiatore dello spettacolo), Adriano Lo Giudice al basso, Massimiliano Agati alla batteria, Mario Schilirò e Edoardo Massimi alle chitarre, Gabriele Bolognesi al sax.

Nel 2009 -  2010 Patty ha ricevuto numerosi Premi: il Premio Ciampi alla Carriera, in Campidoglio il Premio Speciale Personalità Europea alla Carriera, e ben 3 Premi con la nuova canzone "Sogno" Nastro d'argento e Lunezia, nomination al David di Donatello. "Sogno" brano con il quale chiude la scaletta di questi Concerti oltre ad essere la colonna sonora del Film Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, è contenuta nel nuovo album, in fase di realizzazione, tra i brani, due pezzi scritti da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.



letto 7363 volte   Categoria BnCs2010 Grandi incontri 5300
  





   STORIE E MEMORIE
   Programma del 04-09-2010

 

BnCs2010 - da ven 03-09-2010 a dom 12-09-2010  -  Palazzo Paolo V
Nino Taranto ha 100 anni
Allestimento di Pino Miraglia e Francesca Garofalo
Ricerche iconografiche Angioletta Delli Paoli
Materiali messi a disposizione dalla "Fondazione Nino Taranto"

Nino Taranto, attore, cantante, straordinario uomo di teatro, cinema, televisione; performer lo si direbbe oggi. Ha attraversato con enorme successo il mondo dello spettacolo che nasce da Napoli. Proviamo oggi, a cento anni dalla nascita a rendergli omaggio. Mettendo in mostra una parte soltanto dell'enorme quantità di materiali che lui stesso, caso ben raro nel mondo dello spettacolo, ha raccolto negli anni della sua lunga vita. Fotografie, locandine, articoli, caricature, costumi, oggetti adoperati in teatro, manoscritti, registrazioni audio e video costituiscono un patrimonio di memoria straordinario fortunatamente salvato dalla attenta cura della famiglia e della Fondazione Nino Taranto che ne custodisce oggi con passione il ricordo. Da questo "fondo" di eccezionale importanza per chi vorrà indagare nella storia del teatro napoletano di quegli anni ho potuto attingere con libertà ed emozione. Il "viaggio" di Nino Taranto, da lui stesso raccontato in una vecchia intervista, è il filo conduttore del nostro percorso, e si fa cosi memoria visiva per una testimonianza di affetto verso un grande, indimenticabile attore.

Nino Taranto ha 100 anni - 58' DVD
Canzoni, sketch, macchiette da film, teatro, tv scelti da Mario Franco e montati da Davide Franco

Nino Taranto (1907-1986)
Muove i primi passi tra il 1917 ed il 1918 in vari teatri napoletani: la Sala Stella, il Trianon, il Caffè Turco, il Salone Margherita. Il debutto a tredici anni presso il Teatro Centrale della Ferrovia, seguono l'apprendistato e l'ingresso nella compagnia Cafiero - Fumo. Gli anni '20 lo vedono protagonista sulle scene dei teatri secondari fino al passaggio alla rivista, come fantasista e cantante comico. Dal 1936 al 1955, nel ruolo di primo comico "assoluto", è alla guida di propri complessi di rivista; tappe fondamentali nell'esperienza attorica di Nino Taranto sono state: il debutto nel genere della sceneggiata al fianco di Beniamino e Rosalia Maggio e la lunga attività con la compagnia Cafiero - Fumo, iniziata con Zappatore. L'enfasi comica, dispiegata in un repertorio sfavillante di macchiette, è costantemente attraversata dai personaggi di Ciccio formaggio e Carlo Mazza, presenti anche in numerose incisioni discografiche. La canzone Carlo Mazza, intitolata in origine Mazza, pezzo e pizzo, con la fitta mole di allusioni e doppi sensi, riscosse un enorme successo, infatti nel 1948 Michele Galdieri ne curò la riscrittura cinematografica per il film Il barone Carlo Mazza. Il trio Taranto - Pisano - Cioffi è artefice, durante il periodo fascista, del genere della macchietta, tra i maggiori successi Teresin, Teresin, O chiavino, Baciami Bice; il dopoguerra è segnato dallo straordinario successo di Dove sta Zazà.
L'attività cabarettistica e di cantante, cedono presto il passo alla prosa, lo ricordiamo carismatico interprete di commedie di Pirandello, Marotta, Viviani di cui dal 1956 interpretò L'ultimo scugnizzo, Morte di carnevale, Guappo di cartone, Vetturini da nolo, A figliata di Raffaele Viviani, messi in scena, negli anni '80, al Teatro Sannazzaro con Luisa Conte.

n.188  Giulio Baffi     letto 5413 volte   Categoria BnCs2010 Storie e memorie 6000
  


 

BnCs2010 - da ven 03-09-2010 a dom 12-09-2010
Festival Festival!
con gli allievi del Liceo Artistico Statale di Benevento
a cura della docente Francesca Cardona Albini 

"FestivalFestival!" segna l'inizio della collaborazione tra Citta' Spettacolo ed il Liceo Artistico Statale di Benevento e si articolerà in due segmenti.    
Il primo, "Ispirati dal teatro" vedrà impegnato un gruppo di allievi che darà vita a performance di pittura e/o scultura ispirate ad alcuni spettacoli in programma, e particolarmente legati agli spazi architettonici e storici della città, come i quattro "Raccontami Benevento".    
Un'ulteriore iniziativa, "Fotografiamo il Festival", vedrà gli allievi attenti a fissare personaggi, situazioni, spettacoli, che colpiranno la loro attenzione e la loro fantasia.    
Gli elaborati e le fotografie saranno esposti in mostra durante e dopo il Festival.     






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