Benevento Cultura - informazioni dal Settore Cultura del Comune di Benevento

Perversa vitalità fonde, nella sinteticità di uno spettacolo, i temi trattati con maggiore ampiezza nel triennale progetto "la mutazione" che lo contiene, temi che sono altrettante stazioni del viaggio nel dopoguerra italiano che il crogiuolo intraprende: la civiltà contadina, il fascismo e la guerra, l'antifascismo e la resistenza, la nascita e i primi anni della repubblica democratica, il malessere conseguente al miracolo economico, gli scenari apocalittici dell'oggi, di cui il personaggio testimone cerca le tracce originarie.

I sentimenti di un popolo che trova nella sofferenza della guerra il coraggio della speranza e vede poi svanire il sogno di una rigenerazione nazionale sono raccontati nelle pagine di scrittori spesso trascurati.

Scrittori appartenenti alla ristretta schiera di quelli che hanno rivolto lo sguardo al proprio paese, tra le maglie dell'egemonia culturale vigente negli anni della guerra fredda, che da noi oscurava il generale Garibaldi a favore del generale Custer.
Lo spettacolo, frutto di una sensibilità interpretativa individuale, desidera trasmettere una riflessione su una storia che ci appartiene, sull'origine storica del nostro malessere, su un sogno svanito.

Ispirato dalla sociologia letteraria italiana non conformistica, lo spettacolo usa come cardini dello sviluppo drammaturgico pagine di Gadda, Meneghello, Carlo Levi, Pintor, Pasolini, Bianciardi, Fortini, Bellocchio, Arbasino e, nel campo musicale, di Carpi, Ciampi e della tradizione popolare.


	informazioni dal Settore Cultura e Turismo del Comune di Benevento
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acquista biglietto on line e con Antonello Carta direzione musicale Giuseppe Baldino scene e costumi Marco Nateri disegno luci Basilio Scalas Perversa vitalità fonde, nella sinteticità di uno spettacolo, i temi trattati con maggiore ampiezza nel triennale progetto "la mutazione" che lo contiene, temi che sono altrettante stazioni del viaggio nel dopoguerra italiano che il crogiuolo intraprende: la civiltà contadina, il fascismo e la guerra, l'antifascismo e la resistenza, la nascita e i primi anni della repubblica democratica, il malessere conseguente al miracolo economico, gli scenari apocalittici dell'oggi, di cui il personaggio testimone cerca le tracce originarie. I sentimenti di un popolo che trova nella sofferenza della guerra il coraggio della speranza e vede poi svanire il sogno di una rigenerazione nazionale sono raccontati nelle pagine di scrittori spesso trascurati. Scrittori appartenenti alla ristretta schiera di quelli che hanno rivolto lo sguardo al proprio paese, tra le maglie dell'egemonia culturale vigente negli anni della guerra fredda, che da noi oscurava il generale Garibaldi a favore del generale Custer. Lo spettacolo, frutto di una sensibilità interpretativa individuale, desidera trasmettere una riflessione su una storia che ci appartiene, sull'origine storica del nostro malessere, su un sogno svanito. Ispirato dalla sociologia letteraria italiana non conformistica, lo spettacolo usa come cardini dello sviluppo drammaturgico pagine di Gadda, Meneghello, Carlo Levi, Pintor, Pasolini, Bianciardi, Fortini, Bellocchio, Arbasino e, nel campo musicale, di Carpi, Ciampi e della tradizione popolare.
Categoria Città Spettacolo

www.beneventocultura.it			27-04-2024 06:47 - 33